INTERVENTI PSICOLOGICI ONLINE

Con questa emergenza COVID - 19 anch'io ho iniziato a fare sedute online. La sicurezza prima di tutto, e se non si vuole sospendere per mesi ciò che si è iniziato con i pazienti... allora meglio vederci a distanza e al sicuro.

Per me è stata una decisione tanto veloce quanto complessa: ho terminato le sedute vis a vis nei primi di marzo, dopo una settimana di organizzazione ho iniziato con Skype, Zoom, WhatsApp. Perché complessa? che ci vuole a scaricarsi Skype e a darsi un appuntamento nel 2020? Beh ovviamente niente. Ma in terapia ovviamente è molto più complessa la cosa, soprattutto quando lo Psic. deve rivedere o meglio, ri- esplorare, alcune sue convinzioni in merito a questa forma di psicoterapia.

La convinzione in terapia serve, l'eccessiva convinzione limita, ero quasi eccessivamente convinto che un intervento psicologico online fosse in qualche modo meno efficace di uno vis a vis, faccia a faccia. Ho esplorato questo mondo, e l'esplorazione spesso porta a comprendere che le cose possono essere più complesse di quanto si dà per scontato. Questa esplorazione però è stata smossa da una causa di forza maggiore, c'è voluto il COVID per farmi esplorare, questo ci può far riflettere su quanto possano essere rigide determinate convinzioni, e quali scossoni siano necessari per aprirsi un minimo.

Nel seguente articolo cercherò di delineare le caratteristiche dell'intervento psicologico online sino ad arrivare alla conclusione, che ve la anticipo: intervento faccia a faccia e online, se fatti bene chiaramente, sono ugualmente efficaci.

Analizziamo innanzi tutto l'aspetto fondamentale, quello che un Costruttivista (e un qualsiasi psicologo, secondo me) deve per forza tenere di conto: l'aspetto di relazione. Cambia qualcosa? Diciamo che cambia ma potrebbe non cambiare. Dipende molto dal rapporto umano che c'è tra terapeuta e paziente. Il primo aspetto fondamentale direi è.. come si sono conosciuti? com'è nata la loro relazione? erano già impegnati in una relazione terapeutica oppure si sono conosciuti per la prima volta online? Ci sarà mai la speranza di vedersi faccia a faccia? Tutte queste domande, e molto probabilmente ce ne sarebbero un'infinità nell'analizzare una relazione terapeuta-paziente, portano a una conclusione: dipende molto dalle persone! ovvero, il terapeuta e il paziente devono portare la consapevolezza che si tratta di un altro setting (per i profani: un altro spazio fisico e relazionale di cura) rispetto a quello in studio e comportarsi di conseguenza. Il transfer, col controtransfer, ovvero tutta quella sfera emotiva che si smuove nella seduta, se paziente e terapeuta hanno costruito un buon setting online, non cambiano e l'effetto terapeutico non viene intaccato. Non è necessario avere di fronte una persona per provare un coinvolgimento emotivo, no?

Un altro aspetto che cambia al quale è necessario fare attenzione è quello della privacy. In seduta in studio chiaramente è più facile, online è necessario invece che il paziente sia in condizione di non essere visto e sentito da coinquilini, familiari, partners, ecc.. da nessuno. 

Il sistema elettronico dal quale si opera è importante che funzioni bene, chiaramente il segnale deve essere il più possibile pulito e i due interlocutori si devono vedere il meglio possibile. 

In conclusione, se terapeuta e paziente riescono a gestire bene certi aspetti legati al setting online l'intervento psicologico funziona. 

 

 

Orario

Lun - Sab: 9:00-20:00

 

Prenota una seduta:

Dr. Paolo Mirri 3883562397

Dr. Michele Gnoffo 3343170080

Dove siamo

Via Armando Diaz, 7, Livorno

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