di Paolo Mirri
L'ansia sociale (altrimenti detta Fobia Sociale) è la paura di agire di fronte agli altri e sfigurare.
Ovviamente detta così sembra una definizione un po' troppo generale e chiaramente per poter configurare un disturbo la questione è molto più complessa; anche perché moltissime persone provano un po' d'ansia a parlare in pubblico, a dire la propria in un gruppo, ad arrabbiarsi con qualcuno o a confessare i propri sentimenti a chi ti ha toccato il cuore.
E' patologico stare sulle spine quando, con le farfalle nello stomaco, stai per fare il primo passo? In linea di massima no, ovviamente. Anche se non è detto.
Nella fobia sociale la persona speso soffre di tutta una serie di sintomi accessori al suo timore del giudizio: palpitazioni, tremori, tensione muscolare, secchezza delle fauci, vampate, sudori, nausea, mal di testa, arrossamenti. Tendenzialmente l'ansia della persona si struttura su due tipi di situazioni, quelle che presuppongono una vera e propria interazione con l'altro e quelle che lo espongono ad una prestazione.
L'ansia può essere strutturata su un determinato tipo di situazione (ansia specifica) o generalizzarsi su più tipi di situazioni e permeare quasi tutte le interazioni sociali della persona.
Un aspetto importante che fa di questo timore un'ansia patologica è la limitazione che può esercitare sulla vita e sull'autonomia della persona. Tale tipo di limitazione non è esente da forti ripercussioni sul benessere dell'individuo, infatti la persona può giungere a isolarsi dal suo contesto sociale o ad assumere sostanze per disinibirsi.
L'ansia del fobico sociale spesso è anche anticipatoria: sa di doversi esporre ad una qualche situazione e prova ansia al solo pensiero di questa. Molto spesso arriva quindi a gestire la situazione con i seguenti meccanismi: evitando la situazione temuta, trovando scuse per non esporsi o assumendo sostanze per tollerare il malessere.
Sono state sviluppate varie forme di psicoterapia per intervenire su quest'ansia da giudizio. Nel nostro caso, ovvero quello della psicoterapia Costruttivista, generalmente insieme al paziente andiamo a studiare le situazioni che per lui sono problematiche, cercheremo di capire insieme le ragioni dell'ansia, come funziona e la "conosceremo" meglio. Man mano che l'intervento psicologico si svolge, e che il sintomo ansioso diminuisce, andremo ad esplorare i timori della persona, il significato che da', ad esempio, al giudizio altrui, e proveremo insieme a ridimensionare questo tema nella sua vita.